Problemi di compatibilità Java con SAN Switch Brocade

Con questo articolo spero di aiutare qualcuno ad accedere al management dei SAN switch Brocade visto che avendo un’interfaccia sviluppata in Java è necessario sudare ore per aprirla, dal momento che questa tecnologia è ormai considerata non sicura da praticamente tutti i browser. Un caso particolare si verifica sui vecchi firmware per i quali risulta scaduto il certificato con cui l’applicazione è firmata quindi l’accesso è davvero difficoltoso.

L’errore restituito è:

“Failed to validate certificate. The application will not be executed”

Le operazioni da eseguire sono:

  1. Installare Java 7.55 (l’ho testato con questa ma probabilmente funziona con qualsiasi versione) architettura x86 anche se siamo su una macchina a 64 bit
  2. Aggiungere l’ip dello switch nei siti sicuri di Internet Explorer
  3. Abilitare l’accesso in modalità compatibilità sull’Internet Explorer per l’ip dello switch
  4. Avviare Wordpad con privilegi elevati ed aprire il file java.security che si trova nella cartella di installazione di java. Nel mio caso era C:\Program Files (x86) \Java\jre7\lib\security
  5. Commentare con un # la riga:
    jdk.certpath.disabledAlgorithms=MD2, RSA keySize < 1024
  6. Salvare il file java.security

A questo punto è possibile accedere alla configurazione dello switch.
In bocca al lupo.

Rimozione di un disco contenente una partizione lvm

Nel precedente post (https://www.virtuopia.it/2018/03/aggiunta-di-un-disco-ad-una-macchina-linux-con-lvm) abbiamo visto come aggiungere un disco ad una macchina Linux utilizzando lvm.

Nel caso volessimo rimuovere questo disco, oppure un qualsiasi disco contentente una partizione lvm è necessario seguire una procedura di rimozione in più fasi per essere sicuri di non ottenere warning al momento di visualizzare i volumi fisici e logici presenti sulla macchina dopo la rimozione. Rimuovendo fisicamente in maniera non corretta un disco configurato con lvm è possibile causare errori bloccanti all’avvio della stessa, ed è quindi fondamentale seguire questi semplici passi per non incorrere in noiosi inconvenienti.

Il caso in oggetto si riferisce alla rimozione di un singolo disco con una singola partizione che non vogliamo più utilizzare. In questo caso abbiamo il volume dati all’interno del volume Group vol00 sul disco fisico /dev/sdb

1 – Smontare il logical volume e rimuoverlo
umount /dev/vol00/dati
lvremove /dev/vol00/dati

2 – Disattivare il volume group
vgchange -a n vol00

3 – Rimuovere il volume group
vgremove vol00

4 – Rimuovore LVM physical disk
pvremove /dev/sdb1

5 – Rimuovere la partizione
cfdisk /dev/sdb

6 – Rimuovere il disco fisicamente
Rimuovere il disco fisicamente dal manager delle macchine virtuali Hyper-V o VMWare. In caso di macchina fisica rimuovere il disco. Se non hotplug rimuovere il disco solo a macchina spenta.

7 – Refresh host bus
Per eliminare dal sistema il vecchi o disco è necessario riavviarla, oppure eseguire una scansione dell’hostbus a cui il disco era collegato. L’operazione assolutamente non distruttiva viene eseguita lanciando il comando

echo “- – -” > /sys/class/scsi_host/host#/scan

dove al posto del # inseriamo il nome del nostro device. Se non siamo sicuri possiamo eseguire la scansione di tutti i devices elencati tramite

ls /sys/class/scsi_host/

Con il comando

fdisk -l

verifichiamo che il disco non sia più presente.

8 – Eliminazione device:
Se abbiamo fatto tutte le operazioni a macchina accesa è possibile che il comando lsscsi riconosca ancora il disco. Per rimuoverlo definitivamente individuiamo il dispositivo proprio con lsscsi ed eseguiamo il comando seguente facendo MOLTA ATTENZIONE a riportare il device corretto.

echo 1 > /sys/bus/scsi/drivers/sd/2\:0\:1\:0/delete

Aggiunta di un disco ad una macchina linux con lvm

LVM è il gestore logico dei volumi di Linux e permette di manipolare le partizioni visibili dal sistema operativo indipendentemente dai dischi fisici utilizzati.

Se aggiungiamo un disco fisico ad una macchina (fisica o virtuale) e vogliamo configurare una partizione che domani deve poter essere espansa o replicata è buona norma configurare sul nuovo disco una partizione LVM.

Premesso che una partizione logica può essere creata utilizzando più dischi, in questo caso studiamo la situazione più semplice: quella in cui l’esigenza è quella di creare su un unico disco un’unica partizione e montarla su una cartella specifica.

L’operazione, seppure delicata come qualsiasi operazione da effettuare sul filesystem, è molto semplice. Vediamo qui i principali passi nel caso di una macchina virtuale Hyper-V o VMWare.

1 – Aggiunta del disco fisico

Aggiungiamo la risorsa disco direttamente del gestore delle macchine virtuali

2 – Individuazione del nuovo device sulla macchina linux

Per rendere visibile il nuovo disco alla macchina Linux è necessario riavviarla, oppure eseguire una scansione dell’hostbus a cui il disco è collegato. L’operazione assolutamente non distruttiva viene eseguita lanciando il comando

echo “- – -” > /sys/class/scsi_host/host#/scan

dove al posto del # inseriamo il nome del nostro device. Se non siamo sicuri possiamo eseguire la scansione di tutti i devices elencati tramite

ls /sys/class/scsi_host/

Con il comando

fdisk -l

individuiamo il nome del nuovo disco. Nel nostro caso è /dev/sdb

3 – Creazione della partizione di tipo LVM

Utilizziamo fdisk per verificare che il disco non è partizionato e procediamo al partizionamento. I comandi da impartire da root sono:

fdisk /dev/sdb (sostituiamo ovviamente sdb con il nome del nostro device)

p stampa a monitor la tabella delle partizioni corrente in modo da verificare che ci troviamo sul disco nuovo
n crea la nuova partizione – tipo primario con primo e ultimo cluster predefinito
t cambia il tipo di partizione in Linux LMV (codice 8e)
w salva le modifiche fatte.

4 – Creazione del physical volume

Inizializziamo la partizione per l’uso con LVM con

pvcreate /dev/sdb1

5 – Creazione del volume group

Creiamo all’interno del physical volume un volume group che chiamiamo vol00 con

vgcreate vol00 /dev/sdb1

6 – Creazione del logical volume

Finalmente possiamo creare il volume logico all’interno del gruppo vol00, utilizzando il 100% dello spazio libero disponibile. Chiamiamo il nuovo volume “dati” con

lvcreate –name dati -l 100%FREE vol00

7 – Formattazione

A questo punto possiamo formattare il volume con

mkfs.xfs /dev/vol00/dati

e montarlo momentaneamente sulla cartella /mnt/dati con

mount /dev/vol00/dati /mnt/dati

o definitivamente aggiungendo in /etc/fstab la seguente riga:

/dev/vol00/dati /mnt/dati xfs defaults 0 0